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BESTIARIO

marzo-giugno 2017

 

 

per filo e...

 

 

 

per segno

 

 

 

 

 

altri disegni altri ricami

 

 

 

 


 

La carta muta

Ho riempito di disegni cassetti e scaffali. Non so più nulla dei disegni di ieri. Li riconosco certo, ma li rivedo come rivedo qualcuno che è stato importante, ma ora non più. Di molti disegni non so neppure dove li ho fatti e se non avessi tutte queste date intorno faticherei a dire quando o quale stagione era quella. Molti disegni li ho visti una volta sola e poi non li ho più incontrati, proprio come con certi umani.

Eppure un disegno mi fa ricordare e sobbalzo alla lettura in un angolo del giorno lontanissimo da oggi.

Non cambia nulla. Sto cercando di fare un disegno nuovo, voglio andare avanti per essere sorpreso almeno un po’. La carta fa il suo vecchio mestiere, mi resiste e non vuole che io lavori senza farlo seriamente. Mi ostacola e mi confonde.

Da ALBUM di segni e disegni, 2015

 

 

DAL MIO DIARIO DISEGNATO

●  GLI ALLIEVI 2007-2009

●  FOGLI D'ALBUM SETTEMBRE 2009-MAGGIO 2010

●  QUADERNO VENEZIANO SETTEMBRE 2012

●  IL PIOPPO LUGLIO-AGOSTO 2015

IL COLORE DEL PRESEPIO TRA DISEGNO E PITTURA

 

 

 

 

 

Didattica del disegno

LA MIA FACCIA LA TUA

I primi tentativi del disegno mostrano tante facce. Semplici forme circolari con, all’interno, pochi puntini: due per gli occhi, uno per il naso, uno per la bocca. La forma che il bambino ha riconosciuto subito, quella di un volto che si abbassa tante volte al giorno su di lui, diventa disegno. Un primo atto di volontà fa comunicare al bambino quello che sa, che riconosce e che è in grado di ricostruire con pochi elementi, semplici segni e pochi gesti, qualcosa di immediato, ma efficace.

Altre forme circolari, come il sole, come la luna, proprio perché tonde, potranno essere arricchite con quegli stessi elementi essenziali: occhi, naso e bocca. Un disegno così semplice e immediato si presta dunque a essere arricchito via via di particolari, si definisce la forma del naso e della bocca, gli occhi hanno le ciglia, compaiono le rughe, e peli come barba e baffi, i capelli in diverse acconciature. Una forma essenziale viene arricchita dall’osservazione. In un grande laboratorio di esperimenti la faccia diventa il pretesto per giocare e scoprire che quanto si poteva fare con pochi tratti e velocemente può diventare lo spunto per realizzare sul piano comunicativo qualcosa di importante e vario, appunto, come è la faccia. Pochi tratti per esprimere l’idea del soggetto, ma molta osservazione per tutte quelle reali possibilità di comunicare, sul piano puramente visivo, che ogni faccia possiede.

In misura di quanto i disegni si allontanano dallo stereotipo e si arricchiscono di particolari, cresce anche la possibilità di osservare del bambino. Disegna quello che sa, ma ciò che sa è oggetto di una continua scoperta.

da R.P. FacciaVista Itinerari Educativi Comune di Venezia 1998

 

 

PASSO DI RIVA - DUEVILLE (VI)

Scuola dell'infanzia "B. Munari"

FACCIAVISTA

15 maggio 2016

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DALLA  MOSTRA

 

VICENZA

Centro per la documentazione pedagogica

e la didattica laboratoriale

FACCIAVISTA

il  laboratorio del ritratto dove i bambini scoprono

le espressioni del volto umano

22 maggio 2016

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DALLA  MOSTRA

 


 

DISEGNARE UN ALBERO

Il disegno spontaneo dell’albero ha un posto importante nel fare del bambino molto piccolo, ma interessato a mostrare con pochi segni espressivi il grande monumento della natura.

L’adulto, quando vede che il suo bambino sa disegnare alberi a palloncino e a nuvoletta, gli consiglia di guardare la natura. Ma la natura, mostrando il suo albero, non ci spiega subito come realizza la struttura e i rami. Non ci dice se c’è una regola, una costante. [...]

Allora, invece che guardare l’albero per poi disegnarlo, organizziamo degli esercizi in un progetto, per sperimentare le regole, la costante, le varianti. Facciamo delle prove e raccogliamo dati. [...]

Copiare non serve (potrebbe servire a fare il prodotto, perché si può copiare anche senza aver capito, senza possedere un progetto, senza condividere, né partecipare. Ma chi sperimenta una regola è sempre in grado di riconoscerla (anche se una struttura complessa la nasconde, capirla, applicarla se serve.

La natura progetta i suoi rami, noi, i nostri segni...

da R.P. I laboratori creativi con adulti e bambini, LIF 2012

 

DUEVILLE (VI)

Istituto Comprensivo di Dueville

HO DISEGNATO UN ALBERO

bambini e ragazzi osservano la natura

10 maggio 2015

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DALLA  MOSTRA

 

VICENZA

Centro per la documentazione pedagogica

e la didattica laboratoriale

LA NATURA VISTA DAI BAMBINI

il laboratorio creativo che aiuta l'osservazione

20 maggio 2012

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DALLA  MOSTRA

 


 

COSA MI VIENE IN MENTE

Per spegnere la fantasia si può cominciare a dare ai bambini più piccoli una fotocopia con un disegno da colorare. Chi è fortunato ha un intero album formato da questi fogli.

Ma nel foglio ci può essere invece una sorpresa, come un capello, una macchiolina, un tessuto, un piccolo segno.

Con il disegno creativo basta proseguire, aggiungere, cambiare, colorare...

Un libro intero così fatto diventa unico. Si guarda via via, si mostra agli amici, si conserva per ricordare che la fantasia negli adulti e nei bambini deve durare tutta la vita.

1° maggio 2011

 

CASTELFRANCO VENETO (TV)

Il disegno dei bambini in un libro creativo

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DAL LABORATORIO E DALLA  MOSTRA

VICENZA

Il laboratorio di disegno creativo con i bambini

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DALLA MOSTRA

PADOVA

Il mio libro da disegnare

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DALLA MOSTRA

 


 

I DISEGNI COMMENTATI DI BAMBINI E RAGAZZI

 

 

NEI LIBRI IN FOGLIO

 

 

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