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IL DIARIO DI BAMBINI E RAGAZZI
COMUNE DI
PADOVA
Settore Servizi Scolastici
VIVIPADOVA-UN'AULA GRANDE COME LA CITTÀ
aa.ss. 2011-2013
Chissà perché poi le prediche devono sempre essere
lunghe e non possono durare solo un minuto invece che un
quarto d’ora?!
Quando i grandi ci fanno le prediche noi
bambini stiamo lì piazzati a guardare la persona che sta
parlando… e all’improvviso ci ritroviamo a pensare ad
altre cose: libri, piante grasse, videogame, figurine,
giochi di ogni tipo… e quando ci riprendiamo e non
sentiamo più una voce che parla, per rimediare diciamo:
“Sì sì, ho capito, ora lo faccio”.
Questa cosa non succede solo a noi bambini, ma
anche ai grandi. Per esempio, il papà non ascolta più
nessuno quando usa il suo iPhone o il suo tablet, la
nonna quando lavora all’uncinetto, il nonno quando ha
davanti il computer, la mamma quando legge, mia cugina
quando guarda la foto del suo fidanzato rugbista sul
telefonino, e così via. Quindi, in fin dei conti, quando
gli adulti dicono che i bambini sono sempre distratti…
si sbagliano, perché anche loro lo sono. E noi comunque
non siamo distratti… è solo una tecnica per non farli
arrabbiare.
dal progetto nella classe quinta della
scuola primaria "Manin"
insegnante Alda Baldan
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ICS DI
THIENE
Teatro Comunale
- 6 giugno ore 21
LA
SCRITTURA CREATIVA DEI BAMBINI
lettura dei testi dai
laboratori di classe
a chiusura del progetto
dell'Istituto Comprensivo
Statale di Thiene
per l'a.s. 2012/2013
LOCANDINA
Ogni volta che leggo a voce alta e con tutta l’espressione di
cui sono capace i testi originali dei bambini, mi pare
si compia un miracolo. Tutti ascoltano attentissimi e
piano piano ognuno viene catturato dal senso di quelle
parole sincere e spontanee che descrivono o denunciano,
invocano o lamentano le difficoltà come i profondi
piaceri del vivere.
Agli adulti pare impossibile che i bambini riescano a dire
così tanto. Questo risulta quasi un affronto se si vuole
mostrare la personale sorpresa per qualcosa che con le
sorprese non c’entra. Tutti i bambini armati di penna e
carta, se giustamente coinvolti a scrivere quello che
pensano della vita che conoscono e che sognano, riescono
a farlo. Lo stupore non c’entra niente.
Sarebbe meglio domandarsi quale scuola produce tanta emozione
con la scrittura, quale insegnante si impegna così
profondamente da saper creare quel legame speciale tra
il bambino e la scrittura con il risultato evidente di
un pensiero intenso, di una riflessione alta o altissima
che sorprende gli adulti che l’hanno perduta.
Dal VOCABOLARIO PERSONALE di ILARIA
Casa: la casa è dove si vive e si mangia. La mia
casetta la vedrei tutta rossa, con i mobili e gli armadi
bianchi e in cucina gli scaffali pieni di qualche
“pocio” e verdure Il bagno grande e la camera mia rossa
e bianca. Le case sono belle perché sono fatte come le
vuole chi ci abita dentro. Quello che non manca mai
nella casa è la famiglia, perché la casa è un posto
importante in cui si fanno le cose assieme.
Matrimonio: è una festa allegra e divertente. Si
fa quando le persone si amano e decidono di sposarsi e
stare uniti per sempre. Si può organizzare tutto: i
fiori di che colore li vuoi, scegli anche i vestiti, i
biglietti, la chiesa e il ristorante. Ci sono tante cose
da fare e le fanno lo sposo e la sposa, oppure i
genitori. Mio zio Stefano si sposa questa estate, mi
pare o in maggio, o in aprile o in giugno.
Sostegno: questa parola può significare o dare
sostegno all’amica o avere la maestra di sostegno. Primo
significato è aiutare, dire “Dai forza, tirati su” ad
una persona a cui vuoi bene. Il secondo modo di capire
la parola sostegno è pensare alla maestra. Una maestra
di sostegno ti aiuta, ti parla, ti spiega le materie che
non sai benino, lo ho la maestra di sostegno, che si
chiama Margherita. lo e lei facciamo i lavoretti, i
compiti di matematica e italiano. Io mi confido con lei,
a volte le dico i miei segreti e mi sento fortunata,
perché io posso dirle delle cose. Mi sento diversa dagli
altri, ma non sono triste: siamo tutti un po’ diversi
gli uni dagli altri.
Vampiro: bello e brilla al sole, è anche agile e
forte e non se ne trovano così in Italia. Sta sempre in
giro dappertutto. Per vivere mangia sangue fresco preso
da noi. Per me è muscoloso e grande. Vorrei conoscerlo
di persona e innamorarmi di lui. Ma io ne ho un altro
ragazzo, che si chiama Alessandro. Alessandro io lo
sposo e invece con il vampiro andrei in un ristorante
carino e tranquillo per mangiare una bella “bracciola”
al sangue.
Scuola primaria "P.
Scalcerle" - Thiene
insegnante Margherita
Manzardo
● ALFABETI PERSONALI
dalla prescrittura alla scrittura creativa
COMUNE DI
VICENZA
Assessorato
all’Istruzione e alle Politiche Giovanili
Servizi Scolastici ed Educativi - D.D. scuole
dell’infanzia comunali
Progetto educativo per le scuole dell'infanzia
e primarie
a.s. 2012/2013
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DALLA MOSTRA FINALE
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